L’Inter non si accontenta di Hermoso e guarda già oltre, puntando i suoi occhi verso il centrale francese Oumar Solet del Salisburgo. Nonostante il forte interesse per il difensore spagnolo, l’Inter è consapevole della concorrenza feroce proveniente da club come il Napoli in Italia, l’Aston Villa e il Newcastle in Inghilterra, e persino dall’Arabia Saudita. Pertanto, ampliare le opzioni è una mossa saggia, e Solet sembra essere il candidato ideale.
Chi è Solet
Solet, classe 2000, ha catturato l’attenzione degli osservatori dell’Inter per diversi motivi. La sua struttura fisica imponente, abbinata a una buona tecnica e alla versatilità tattica, lo rende un’opzione interessante per il reparto difensivo nerazzurro. In carriera, ha dimostrato di essere in grado di adattarsi sia a una difesa a tre che a una a quattro, offrendo flessibilità e affidabilità.
Non è la prima volta che l’Inter si interessa a Solet; il club ha monitorato da vicino il suo sviluppo, con il direttore sportivo Piero Ausilio e il vice Dario Baccin che hanno seguito il giocatore anche di persona. Il giocatore ha attratto l’attenzione di diversi club europei, ma la sua situazione contrattuale potrebbe rendere l’Inter favorita per assicurarselo.
La situazione contrattuale
Ciò che rende Solet particolarmente allettante è il fatto che il suo contratto con il Salisburgo scade nel 2025 e al momento non sembra essere in trattative per il rinnovo. Questo potrebbe spingere il club austriaco a cederlo per evitare di perderlo a parametro zero. Inoltre, il giocatore stesso sembra essere interessato a un trasferimento in un campionato di maggior prestigio, il che potrebbe facilitare le trattative.
Sebbene in passato il Salisburgo abbia valutato Solet intorno ai 20 milioni, la sua attuale situazione contrattuale potrebbe abbassare notevolmente il suo prezzo di mercato, rendendo un affare attorno ai 10 milioni un’opzione allettante per l’Inter. Nonostante la sua giovane età, Solet porterebbe esperienza e prospettive al club nerazzurro, aiutando a rafforzare ulteriormente il reparto difensivo.
Alfonso Grembiule
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