L’eredità di Sommer e la sfida dell’Inter: servono mani forti, ma anche sostenibilità
Il tema del nuovo portiere è tornato al centro dell’agenda interista. Il derby di Milano ha confermato ciò che in società si mormorava da tempo: il ciclo di Yann Sommer si avvia alla conclusione. Lo svizzero, prossimo ai 37 anni e in scadenza di contratto a giugno, ha dato molto in termini di affidabilità ed esperienza, ma l’Inter sta già guardando oltre, consapevole che servono reattività e prospettiva per il futuro della porta nerazzurra.
La parabola dell’attuale numero uno ricalca quella di Handanovic, finita con la stessa esigenza di rinnovamento tecnico. Marotta e Ausilio hanno rimandato di un anno una scelta che ora appare improrogabile. Segnali poco incoraggianti arrivano anche da Josep Martinez, rientrato ai margini già prima dell’infortunio e mai del tutto convincente per la nuova gestione tecnica. La fiducia nei suoi confronti non sembra solida e questo apre la discussione su chi potrà raccogliere l’eredità di Sommer.
‘Dibu’ Martinez, il profilo ideale ma lontano dalle logiche di proprietà
Nei desideri dei tifosi, e in parte anche nella mente di chi costruisce le squadre, Emiliano ‘Dibu’ Martinez sarebbe la soluzione perfetta. Il portiere dell’Argentina e dell’Aston Villa ha carisma, senso della posizione e una mentalità vincente dimostrata al Mondiale in Qatar, concluso da protagonista assoluto. Uomo di personalità e specialista ai rigori, rappresenterebbe la garanzia immediata che ogni grande club vorrebbe tra i pali.
Tuttavia, le strategie societarie spingono altrove. L’Inter, su indicazione della proprietà, mira a un portiere più giovane, su cui distribuire nel tempo costi e rendimento. L’idea è quella di aprire un nuovo ciclo con un profilo che possa crescere sotto la guida di un allenatore esigente come Chivu e inserirsi gradualmente in un contesto che chiede costanza e leadership.
Donnarumma sfumato e mille nomi nel taccuino
Il sogno Donnarumma si è dissolto dopo il trasferimento del portiere al Manchester City, archiviando definitivamente la pista di un ritorno in patria. Restano nel mirino giovani interpreti come Caprile, Suzuki, Atubolu e Carnesecchi, tutti profili capaci di coniugare prospettiva e razionalità economica. L’Inter si muove quindi tra equilibrio e ambizione, alla ricerca di un nuovo guardiano che possa aprire un ciclo conforme all’anima pragmatica del club e al suo desiderio di continuità tecnica.
Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.
