In casa Fiorentina si andrà avanti con Vincenzo Italiano, anche se col tecnico ex Spezia c’è da risolvere la questione rinnovo. Prima, però, la dirigenza e l’allenatore si ritroveranno per discutere delle strategie di mercato volte a costruire una rosa che possa far bene nell’ottica doppio impegno campionato-Conference League.
I cambi in difesa
Prima di tutto c’è da individuare il nuovo portiere titolare: Dragowski sarà ceduto, Terracciano resta ma tornerà a fare il dodicesimo. Gollini resta il favorito, scendono le quotazioni di Vicario (costa troppo), mentre Cragno è un’altra ipotesi sul tavolo.
In difesa c’è l’esigenza di un terzino destro titolare: Bellanova è stato trattato e seguito a lungo ma sembra destinato all’Inter, l’obiettivo è diventato così Dodò, brasiliano dello Shakhtar. Occhio anche al vice-Biraghi sul versante opposto, mentre al centro non ci saranno movimenti di rilievo in caso di conferma di Milenkovic (che però deve rinnovare il contratto, in scadenza nel 2023).
I dubbi a centrocampo
Italiano ha più grattacapi a centrocampo: Castrovilli resterà fuori a lungo per infortunio, le chances di rivedere Torreira in viola sono minime. E’ vero che Amrabat è tornato ai suoi livelli ma serve un innesto di qualità e quantità: Tameze sarebbe un buon acquisto, Sensi invece potrebbe diventare il sostituto di Torreira.
Qualcosa succederà anche in attacco: l’investimento della scorsa estate (15 milioni) costringe il club a puntare nuovamente su Cabral, da valutare la situazione-Piatek visto che il polacco resterà solo se l’Hertha dovesse concedere un corposo sconto sui 15 milioni pattuiti a gennaio per il riscatto. Ecco allora spuntare l’idea Joao Pedro, considerato un attaccante perfetto per il gioco di Italiano. Da tenere d’occhio anche Pinamonti, reduce da un’ottima stagione con l’Empoli, mentre all’estero c’è la pista che porta a Dessers, centravanti del Genk (Belgio).
Alfonso Grembiule
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