Ranieri rifiuta, Pioli verso il no: la Nazionale è senza ct e Gravina pensa a due eroi del 2006

Brando Guidacci

gattuso

La corsa alla panchina azzurra vive ore decisive. Stefano Pioli, dato nei giorni scorsi tra i papabili per raccogliere l’ereditĂ  di Luciano Spalletti, ha scelto la Fiorentina. Una promessa giĂ  siglata che lo terrĂ  lontano dalla Nazionale. Un altro no, dunque, dopo quello altrettanto pesante di Claudio Ranieri, che ha preferito confermare il proprio addio al calcio.

L’obiettivo di Gravina

A questo punto, la Figc si trova di fronte a un bivio e il tempo stringe. Il presidente Gravina e i vertici federali si sono dati 48 ore per sciogliere il nodo e dare un nuovo volto alla Nazionale. L’identikit del nuovo ct è ormai chiaro: un profilo pragmatico, di buon senso, lontano dai dogmi tattici esasperati. Un “normalizzatore” che sappia dare stabilità a un gruppo che, dopo il trionfo europeo del 2021, ha vissuto più ombre che luci.

Le opzioni ideali — Ancelotti e Allegri — sono già fuori dai giochi, entrambi legati ai loro club per il futuro. Sullo sfondo resta il nome di Roberto Mancini, ct dell’Europeo vinto a Wembley, che nei giorni scorsi si è dichiarato pentito dell’addio dell’agosto 2023. Una sorta di autocandidatura nostalgica, che trova sponda nell’ambiente federale, ma si scontra con la freddezza del presidente Gravina, ancora scottato dal divorzio inatteso.

De Rossi e Ringhio

Così, nella stretta finale, restano due candidati veri: Daniele De Rossi e Gennaro Gattuso. Entrambi leggende dell’Italia campione del mondo 2006, entrambi con storie e percorsi differenti, ma accomunati da passione, carattere e una forte identità azzurra.

De Rossi ha guidato la Roma nella parte finale dell’ultima stagione, conquistando credibilità e stima. La sua esperienza in panchina è ancora limitata, ma il passato nello staff tecnico di Mancini durante l’Europeo vinto rappresenta una garanzia di continuità e conoscenza dell’ambiente.

Gattuso, invece, porta con sé un bagaglio più ricco: ha allenato Milan, Napoli, Valencia, Marsiglia e, per breve tempo, anche in Grecia. La sua grinta e la sua capacità di tenere lo spogliatoio lo rendono un candidato naturale per un gruppo che ha bisogno di ritrovare spirito e disciplina.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.