La Juventus ha ristretto la rosa dei possibili successori di Thiago Motta a due nomi: Stefano Pioli e Roberto De Zerbi. Dopo settimane di speculazioni, in cui sono stati accostati al club bianconero diversi allenatori, la dirigenza ha fatto una scrematura netta, individuando in questi due tecnici le opzioni più concrete. Il futuro della panchina juventina, tuttavia, resta legato a numerosi fattori, in primis la qualificazione alla prossima Champions League e i rapporti interni tra l’attuale allenatore e la squadra.
Situazione in evoluzione
Al momento, la Juve continua il suo percorso con Thiago Motta, ma il finale di stagione sarà decisivo per il suo destino. La società non prevede soluzioni tampone: nessun traghettatore, anche in caso di nuovi passi falsi. La permanenza dell’ex tecnico del Bologna dipenderà non solo dai risultati, ma anche dall’atteggiamento della squadra e dal clima nello spogliatoio, dove il feeling tra allenatore e giocatori non è mai stato completamente idilliaco.
Se la Juventus riuscirĂ a chiudere la stagione in crescendo, garantendosi la Champions e mostrando segnali di compattezza, Motta potrebbe essere confermato per evitare una nuova rivoluzione alla vigilia del Mondiale per club. In caso contrario, il suo destino sembra segnato.
Pioli: l’uomo giusto per la Juve?
Stefano Pioli rappresenta la scelta più solida e meno traumatica per il club bianconero. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, il tecnico emiliano conosce bene l’ambiente e ha già dimostrato di saper lavorare con squadre di alto livello. La sua capacità di adattarsi ai giocatori a disposizione e di gestire contesti complessi lo rendono un profilo appetibile, soprattutto considerando che il Mondiale per club inizierà a metà giugno e la Juve avrà bisogno di continuità immediata.
Pioli, inoltre, incarna lo stile sobrio e misurato che da sempre caratterizza il mondo bianconero, un aspetto che non è passato inosservato ai vertici societari. Pur non essendo un integralista dal punto di vista tattico, ha dimostrato di saper costruire squadre organizzate e competitive, come accaduto con il Milan campione d’Italia nel 2022.
De Zerbi: la scelta della rivoluzione
Se Pioli rappresenta la stabilitĂ , Roberto De Zerbi incarna il cambiamento. Il tecnico del Brighton ha costruito una reputazione internazionale grazie al suo calcio offensivo e basato sul possesso palla, ma la sua filosofia richiede tempo per essere assimilata. Con il Mondiale per club alle porte, la Juventus potrebbe non avere la pazienza necessaria per avviare un ennesimo cambio radicale.
Negli ultimi anni, i bianconeri hanno vissuto diverse rivoluzioni tattiche, da Sarri a Pirlo, fino al ritorno di Allegri e alla gestione di Motta. Affidarsi a De Zerbi significherebbe intraprendere una nuova strada, con tutti i rischi del caso. Tuttavia, il suo nome è apprezzato in ambito internazionale e potrebbe rappresentare un investimento a lungo termine.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.