Sempre piĂą concreta l’ipotesi di un Mondiale a 64 squadre

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Il Mondiale del centenario potrebbe non assomigliare a nessuno dei precedenti. Nella sede americana della Fifa, all’interno della Trump Tower di New York, si è svolto un vertice che ha rimesso sul tavolo un’idea che da mesi circola negli ambienti del calcio internazionale: portare a 64 squadre l’edizione del 2030.

La Conmebol è favorevole

A rilanciare con forza la proposta è stata la delegazione sudamericana, guidata dal presidente della Conmebol e vicepresidente Fifa Alejandro Domínguez, accompagnato dai vertici calcistici di Argentina, Paraguay e Uruguay. Con lui, i presidenti di Paraguay e Uruguay, Santiago Peña e Yamandú Orsi, a sottolineare la dimensione politica oltre che sportiva dell’iniziativa. Sul fronte Fifa erano presenti Gianni Infantino e il segretario generale Mattias Grafstrom, figure chiave in una partita che si gioca su equilibri delicati.

L’idea, nelle intenzioni dei promotori, non rappresenterebbe una riforma strutturale bensì un’eccezione: un allargamento pensato soltanto per celebrare i 100 anni dal primo Mondiale disputato in Uruguay nel 1930. Una formula speciale che consentirebbe di garantire maggiore visibilità e centralità proprio a Uruguay, Argentina e Paraguay, che al momento ospiteranno soltanto una partita inaugurale a testa, prima che il torneo si sposti in Spagna, Portogallo e Marocco.

Il progetto, però, trova resistenze evidenti. La Uefa è stata la prima a esprimere contrarietà, con il presidente Aleksander Ceferin che già la scorsa primavera aveva liquidato la proposta come “una pessima idea”. Scettica anche la Concacaf: il numero uno Victor Montagliani ha sottolineato come sia prematuro pensare a un nuovo ampliamento senza aver ancora sperimentato quello a 48 squadre previsto per il 2026.

Dietro al dibattito si intravede la tensione tra spinte celebrative e logiche organizzative, tra la volontà sudamericana di rivendicare il peso della propria storia e le preoccupazioni di chi teme un torneo ingestibile sotto il profilo sportivo e logistico. L’argomento, per ora, resta in fase embrionale, ma la riunione di New York segna il primo vero passo verso una discussione concreta.

Brando Guidacci - TopScommesse

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.

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