Paulo Fonseca non le manda a dire. Dopo la sofferta vittoria per 2-1 sulla Stella Rossa, il tecnico portoghese ha deciso di affrontare di petto una situazione che ritiene critica per il rendimento del Milan. Il messaggio è chiaro: o si è con la squadra, o si è contro. E i destinatari di queste parole non sono figure marginali, ma alcuni dei pilastri dello spogliatoio, tra cui Theo Hernandez, Calabria e Tomori.
Il nodo Theo Hernandez
Il terzino francese, da sempre una colonna del Milan, sembra attraversare un momento di difficoltà. Fisicamente non al meglio, è finito nel mirino di Fonseca, che ha voluto un confronto diretto a Milanello. L’allenatore ha chiesto a Theo non solo di lavorare sul piano fisico, ma soprattutto di ritrovare quelle motivazioni che negli ultimi tempi sembrano affievolite.
Gli altri sotto esame
Theo non è l’unico a essere stato richiamato all’ordine. Calabria, capitano della squadra, è stato criticato per un gesto poco professionale: non ha stretto la mano al tecnico dopo essere stato sostituito. Anche Tomori è finito nel calderone, con la sua ammonizione dalla panchina che ha portato alla squalifica contro il Girona. A loro si aggiungono Loftus-Cheek e Musah, il cui impegno e rendimento sono considerati sotto le aspettative.
Tuttavia, l’intento di Fonseca non è punitivo. Il tecnico vuole scuotere i suoi, spronandoli a ritrovare quella concentrazione che è mancata nelle ultime prestazioni. È una strategia che in passato ha già dato i suoi frutti: Rafael Leao, dopo un richiamo pubblico simile, ha risposto sul campo con prestazioni in crescita.
La reazione dello spogliatoio e della dirigenza
Fonseca gode della piena fiducia della dirigenza rossonera, che condivide la necessità di un approccio più severo per mantenere alta l’asticella delle ambizioni del Milan. Durante la festa natalizia del club, il tecnico ha ribadito il proprio impegno verso il progetto rossonero e la convinzione nelle potenzialità della rosa, sottolineando l’importanza di avere tutti i giocatori al massimo della concentrazione.
Anche dallo spogliatoio iniziano ad arrivare segnali di sostegno. Leao ha parlato di un Milan che deve essere più attento ai dettagli, mentre Thiaw ha apertamente condiviso il pensiero del tecnico, evidenziando le difficoltà della squadra nel mantenere una continuità di rendimento.
Brando Guidacci
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