Il futuro di Luciano Spalletti potrebbe intrecciarsi con la Turchia. L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, fermo dopo l’addio azzurro, è stato inserito nella lista dei candidati per la panchina del Fenerbahçe, rimasta vacante dopo l’esonero di José Mourinho. Una scelta che nasce da una stagione travagliata, chiusa con l’amara eliminazione nei preliminari di Champions League e la necessità di aprire un nuovo ciclo.
Conceiçao l’altra opzione
Il club di Istanbul vive ore decisive: entro pochi giorni si terranno le elezioni presidenziali e il tema allenatore è al centro del dibattito. Il candidato Sadettin Saran ha dichiarato apertamente di voler puntare su Sergio Conceiçao, tecnico portoghese reduce da un’esperienza di sei mesi al Milan, terminata senza acuti. “Il nostro candidato è Sergio Conceiçao – ha spiegato – il suo carattere ambizioso e appassionato rispecchia il DNA del club”. Parole che suonano come una vera e propria investitura.
Spalletti, tuttavia, resta un’opzione concreta. Dopo aver riportato il Napoli allo scudetto nel 2023, il tecnico di Certaldo ha lasciato un segno indelebile in Serie A e, nonostante la breve parentesi in Nazionale, conserva un profilo di alto livello internazionale. La dirigenza turca lo valuta come possibile alternativa, capace di garantire solidità, gioco e carisma a una piazza che da anni insegue il ritorno al vertice.
Il duello tecnico si intreccia dunque con la politica societaria: se Conceiçao appare l’uomo forte di Saran, Spalletti rappresenta una pista che potrebbe tornare d’attualità in caso di sorprese nelle urne. Istanbul si prepara così a vivere giorni di attesa febbrile, tra strategie di potere e scelte di campo che rischiano di ridisegnare il futuro del club gialloblù.
Il verdetto arriverà presto, e a quel punto sarà chiaro se il destino del Fenerbahçe passerà dalle mani di Conceiçao o se Spalletti sarà chiamato a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera lontano dall’Italia.
Brando Guidacci
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