Si sta svolgendo proprio in questi minuti, alla BayArena, la presentazione ufficiale di Xabi Alonso come nuovo allenatore del Bayer Leverkusen. La sconfitta di martedì sera a Oporto, in Champions League, è costata la panchina a Gerardo Seoane, tecnico delle “aspirine” dall’inizio della scorsa stagione.

L’inizio pessimo del Bayer Leverkusen

Come spiegato dal d.s. Simon Rolfes e dall’a.d. Fernando Carro “la scelta di esonerare Seoane non è stata facile ma anche inevitabile visto il piazzamento in campionato e la prematura eliminazione in coppa. Seoane ha comunque compiuto un buon lavoro in quest’anno e mezzo, ha conquistato una tranquilla qualificazione in Champion ma il cambio era praticamente obbligatorio”.

I due non hanno tutti i torti: dopo otto giornate, il Bayer Leverkusen è penultimo in Bundesliga, con cinque punti all’attivo. Peggio ha fatto solo la neopromossa Bochum, ferma a 1. Non solo: a fine luglio era arrivata la clamorosa eliminazione contro l’Elversberg, squadra di Serie C, in DFB Pokal, mentre in Champions League la situazione non è compromessa: ok, ci sono i k.o. contro Porto e Club Brugge, ma lo squillo contro l’Atletico Madrid (2-0) consente ai tedeschi di restare in corsa per la qualificazione.

La carriera di Xabi Alonso

I tedeschi hanno optato per una scelta coraggiosa: Xabi Alonso, 41 anni, ha iniziato la sua carriera da allenatore nelle giovanili del Real Madrid per poi tornare nella sua terra, nei Paesi Baschi, e dirigere la Real Sociedad B. Nel 2020-21 è così arrivata una storica promozione in “Segunda Division” (prima volta in assoluto), ma lo scorso anno non ha potuto evitare l’immediata retrocessione. Lo spagnolo, campione del mondo con la sua nazionale nel 2010, ha chiuso la sua carriera da calciatore proprio in Bundesliga, al Bayern Monaco: coi bavaresi ha giocato tre stagioni, totalizzando 117 presenze ufficiali e vincendo tre campionati, una coppa di Germania e una Supercoppa.