Spalletti alla Juventus, un ritorno alla concretezza dopo gli esperimenti
La Juventus cambia pelle e affida la propria panchina a Luciano Spalletti, scelto per riportare equilibrio e identità tecnica in un momento in cui la stagione rischiava di scivolare via. Dopo l’esonero di Igor Tudor, la dirigenza bianconera ha accelerato i tempi e chiuso l’accordo con il tecnico toscano, convinta che la sua esperienza e la sua capacità gestionale possano rimettere in carreggiata una squadra in cerca di certezze.
Il contratto, valido fino al 30 giugno 2026 con opzione di rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League, prevede uno stipendio di circa tre milioni di euro a stagione. Un impegno importante, che sottolinea quanto la società creda nel progetto guidato dall’ex allenatore di Roma, Inter e Napoli, capace di lasciare un segno profondo ovunque sia passato. Il suo esordio ufficiale avverrà sabato a Cremona, dopo la parentesi infrasettimanale contro l’Udinese affidata temporaneamente a Brambilla.
Un profilo di esperienza per rilanciare l’ambizione bianconera
Con Spalletti, la Juventus sceglie un tecnico di metodo e di principio, il cui calcio parte dall’organizzazione e dalla capacità di valorizzare ogni giocatore nel sistema. Non dovrà solo ridare compattezza tattica, ma anche restituire entusiasmo a un gruppo che negli ultimi mesi ha vissuto oscillazioni di rendimento e di identità . L’obiettivo è chiaro: riavvicinarsi alla vetta senza ulteriori passi falsi.
La trattativa si è chiusa in tempi rapidi. Il confronto diretto tra Spalletti e il direttore sportivo Damien Comolli ha permesso di limare i dettagli e arrivare alla firma. Una scelta dettata non solo dal curriculum del tecnico, ma anche dal suo modo di lavorare quotidiano, rigoroso e dialogante, in linea con le esigenze del club.
Il nuovo corso parte da sabato
Il debutto contro la Cremonese rappresenterà già un primo banco di prova per valutare la risposta della squadra alle idee del nuovo allenatore. La Juventus gli affida la missione di riaccendere la competitività e ritrovare quella mentalità vincente che è parte dell’essenza bianconera. Per Spalletti, è una nuova sfida di alto profilo; per la Juventus, un ritorno alla concretezza come base per ripartire.
Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.
