Scommesse: cos’è l’arbitraggio sportivo?

Brando Guidacci

Aggiornato:

arbitraggio sportivo

Nel mondo delle scommesse sportive si sente spesso parlare di arbitraggio ma… non certo per riferirsi a qualche decisione sbagliata del direttore di gara! Con il termine arbitraggio sportivo ci riferiamo infatti alla possibilità di poter “compensare” due quote che lasciano spazio a un risultato utile netto, se entrambe oggetto di scommessa.

prima di iniziare

Come abbiamo accennato poc’anzi non si tratta di nulla che riguardi gli arbitri che corrono insieme ai giocatori, a quanto guadagnano gli arbitri o altro.

Si tratta di un termine di scommessa adottare un metodo che possa disciplinare due variabili che potrebbero dare un risultato specifico e utile per la vittoria.

Una tipologia di scommessa come tante altre che fa in modo da poter guadagnare qualcosa scommettendo su die piattaforme di allibratori differenti.

Iniziamo con un esempio

Il classico esempio che possiamo formulare per poter rendere più esplicito questo meccanismo è l’ipotesi che su due bookmaker le quote di Over / Under siano diametralmente opposte.

Ipotizziamo dunque che il bookmaker A piazzi la propria quota Over 2,5 a 2,10, e il bookmaker B piazzi la propria quota Under 2,5 a 2,05. Che succede a puntare entrambe le quote, magari con 5 euro ciascuna?

Il risultato è presto calcolato. La nostra scommessa complessiva ci costerà 10 euro. Con il successo dell’Over 2,5 otterremo 10,5 euro, mentre nel caso dell’Under 2,5 una vincita di 10,25 euro, con netto di 0,5 euro nella prima occasione, e di 0,25 euro nella seconda.

A livello assoluto potrebbe non sembrare un granché, ma sfruttando un arbitraggio sportivo ci garantiremmo una rendita rispettivamente del 5% nel primo caso, e del 2,5%.

Rendimenti non male, a rischio zero: è per questo motivo che questo genere di tecnica viene spesso chiamata, nei siti anglosassoni, come sure bet. Ovvero, scommessa sicura!

Ma è davvero possibile, al giorno d’oggi, agire in arbitraggio?

In realtà, prima di saltare a conclusioni troppo semplicistiche, giova sicuramente ricordare che attualmente il fenomeno non è affatto frequente, e che di norma si verifica solamente quando c’è una valutazione molto diversa tra i quotisti dei bookmaker, e i fattori di correzione generalmente attivati dai loro sistemi non funzionano in maniera troppo efficace.

Inoltre, in aggiunta a quanto sopra, bisogna anche rammentare come per poter agire in arbitraggio sportivo occorra essere molto rapidi, e in grado di avvalersi di appositi strumenti che possano intercettare l’esistenza di sure bet.

Da considerare che gli estremi per poter operate con l’ arbitraggio spesso vengono resi disponibili solo per pochi minuti, e lo scommettitore dovrà dunque essere tempestivo nella sua azione.

Come se quanto sopra non fosse sufficiente per poter ricondurre l’arbitraggio sportivo a un approccio più teorico che pratico, appare chiaro che lo scommettitore dovrà possedere un conto scommessa in numerosi bookmaker, e che in ciascuno di essi dovrà avere del capitale pronto per l’operazione. Un capitale che spesso e volentieri dovrà essere anche particolarmente ingente, visto e considerato che i guadagni ottenibili in arbitraggio sono molto contenuti, e che per poter essere tangibilmente apprezzabili andranno puntate delle quote di rilievo.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.