E’ un’intervista di fuoco quella rilasciata da Zvonimir Boban alla ‘Gazzetta dello Sport’ e che lascia immaginare l’ennesima rivoluzione a livello dirigenziale in casa Milan nel corso dei prossimi mesi. Il croato ha duramente attaccato l’a.d. del club rossonero, Ivan Gazidis, chiedendo direttamente l’intervento della proprietà per chiarire alcune questioni che, evidentemente, sono tutt’altro che risolte.

La questione Rangnick

Boban ha parlato in particolare di una mancanza di comunicazione interna che, evidentemente, è esplosa in tutta la sua “drammaticità” col caso Rangnick. Qualche giorno fa il nome del manager ed ex tecnico del Lipsia è tornato di strettissima attualità in casa rossonera, tanto che alcune fonti francesi davano addirittura per chiuso l’accordo tra il tedesco e Gazidis. Peccato, però, che praticamente in contemporanea arrivavano le smentite, anche piccate, di Maldini, d.t. del Milan: “Con tutto il rispetto, non è un nome all’altezza del club”.

Una bocciatura clamorosa che aveva probabilmente l’intento di attaccare Gazidis, vero regista dell’operazione Rangnick. Boban lo ha confermato nell’intervista: “Quando ho accettato l’incarico al Milan credevo in un’unità d’intenti. Non è stato così, ora è urgente un incontro con Elliott. Rangnick? Non avvisare me e Maldini è stato una mancanza di rispetto oltre che un dettaglio poco elegante. Di certo qualcosa di non degno di questo club”.

Anche Maldini al passo d’addio?

I dissidi interni si riflettono poi anche in una poca chiarezza della gestione sportiva del club: “Ancora non conosciamo budget e obiettivi per la prossima stagione. Ci sono stati molti tagli ma ciò non basta per conoscere i margini di operatività che avremo in futuro. Anche la questione del rinnovo di Ibrahimovic deve essere affrontata da subito”.

Parole di fuoco che, unite ai primi spifferi dei giorni scorsi su un possibile addio di Paolo Maldini, potrebbero rappresentare solo l’inizio dell’ennesimo ribaltone societario al Milan.